mercoledì 23 gennaio 2013

Ebook gratuito per gli amanti del noir

 
Per tutti gli amanti del noir,
continua ad essere reperibile
l'ebook gratuito "Pillole di terrore"
di Valter Giraudo,
scaricabile al link


lunedì 21 gennaio 2013

Agenda Saggezza 2013

Per chi non ha ancora provveduto...
non solo una preziosa Agenda,
ma una vera e propria operad'arte.
Ogni giorno un aforisma, un proverbio o una frase di un personaggio famoso vi aiuteranno ad aprire la vostra mente e toccheranno il vostro cuore.
Un’agenda preziosa che vi accompagnerà e vi arricchirà, giorno dopo giorno,
per tutto l’anno.
L’interno è impreziosito dalle bellissime illustrazioni
piene di significati di Laura Montanari e dalle stupende fotografie di Adriano Pasian.
Acquistabile in tutte le librerie online o direttamente
c/o la casa editrice al link



martedì 15 gennaio 2013

VIP - "Very Invisibile People" - articolo

 
VIP
Very Invisibile People

 

Sono le persone comuni i veri protagonisti della storia. Volti, sguardi, figure invisibili, anonime.

Una società che si definisce democratica dovrebbe rendere visibili dando risalto a questi anonimi protagonisti che fanno la storia da “dietro le quinte”!!!

Questi “invisibili” sono tutti coloro che operano nei luoghi più difficili del nostro precario benessere, sono i volontari che rischiano la vita ogni giorno, sono le vittime della violenza, della guerra, dell’ingiustizia.

Questi sono i veri VIP, non certo i personaggi blasonati e strapagati che questa TV spazzatura vuol farci passare come idoli ed eroi, come falsi modelli da imitare.

L’augurio che faccio in questo inizio di anno, e per gli anni a venire, è che si accetti di vedere ciò che è realmente davanti agli occhi di tutti, di riconoscere che tutti viviamo una comune condizione di insicurezza e fragilità, che si voglia finalmente scegliere di costruire tutti insieme, ribadisco “TUTTI”, le condizioni per una nuova convivenza civile e di una nuova speranza.

 Pubblicato al link

Valter Giraudo



venerdì 11 gennaio 2013

Politici onesti? Una leggenda metropolitana.


Politici onesti? Una leggenda metropolitana.

Quella del “politico onesto” è una leggenda metropolitana, un'antica figura mitologica che trae origini dai racconti di Omero - erano esseri  leggendari preposti a portare il benessere presso l’umanità - tornata in voga da quando qualcuno ha inventato il sistema politico italiano moderno.

Ancora oggi non si hanno prove certe dell'esistenza di questi esseri magici, sebbene molti possono giurare di aver visto qualche esemplare girare misteriosamente tra i locali di Montecitorio, per poi eclissarsi nel nulla, quasi ad emulare il più famoso “Belfagor”.

In Italia siamo persone realistiche e quindi dovremmo sapere con estrema certezza che i politici onesti sono creature leggendarie. Tuttavia c'è ancora chi casca nello scherzo. La burla viene perpetrata soprattutto ad ogni campagna elettorale da quei simpaticoni dei nostri politici, a cui piace migliorare l'umore dei cittadini con slogan e dichiarazioni senza senso.

Ma come esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi e parrucchieri calvi, potrebbero esistere benissimo anche dei politici onesti… basta vedere la foto allegata!

Valterinik

lunedì 7 gennaio 2013

L'INDIFFERENZA CHE UCCIDE - ARTICOLO


Ogni giorno siamo testimoni dell’aumento della criminalità. Indifferenza e omertà non fanno altro che amplificare questa corrente distruttiva

 
Di aggressioni e violenze di ogni genere, soprattutto a donne e anziani, potremmo riempire quotidianamente un giornale intero. Ne capitano tutti i giorni, più di quelle di cui veniamo a conoscenza. Il più delle volte, per paura, per vergogna, o per altri motivi, chi subisce un reato non lo denuncia.
Ma il punto cruciale non sono i reati in sé, sono il contesto in cui avvengono. I più succedono alla luce del sole, in posti affollati. In quasi tutti è presente lo stesso scenario: la folla assiste impassibile, come fosse la scena di un film, o fa finta di non vedere.
In ogni caso, la più totale indifferenza. Quell’indifferenza che permette al crimine di farla da padroni. Quell’indifferenza che uccide.
Viviamo tutti nella più totale insensibilità, nel più totale isolazionismo, curiamo solo il nostro “orticello”, come se fossimo entità separate di questo universo, entità separate tra loro anni luce.
Non è in questo modo che possiamo pensare di risolvere le cose. Indifferenza, omertà, menefreghismo, lamentela, semplice curiosità: non servono per combattere il costante aumento della criminalità. È tempo di ribellarsi ai soliti schemi e costruire una nuova epoca dove splendano umanità e cultura, e dove la sacralità della vita venga in ogni caso al primo posto.

“Non importa quanto cambino i tempi o quanto sia progredita una civiltà, in fin dei conti tutto dipende dal carattere delle persone. Le decisioni degli esseri umani determinano il loro destino e quello del resto del mondo” D. Ikeda (Maestro Buddista – La nuova riv. Umana, vol.7)

L’umanesimo, quello vero, quello in cui credo, non affonda le sue radici in un particolare sistema di credenze. Esso afferma semplicemente la sacralità della vita e che ogni individuo è in grado di realizzare una profonda trasformazione interiore coltivando la propria intrinseca natura.

Rammento un incidente d’auto di qualche anno fa: un uomo urtava con l’auto una donna. Lui aveva torto ma, forte della sua prepotenza, voleva aver ragione ad ogni costo. Mi fermai per portare la mia versione dei fatti, per supportare quella donna intimorita da tanta collera. Fui visto da entrambi come un extraterrestre: invece di far finta di nulla ero intervenuto! Fui accolto dalla tipica frase: “Perché non ti fai i c… tuoi che campi cent’anni?

Forse, non ho mai voluto campare cent’anni in preda all’oblio, nella più totale apatia e omertà. Inoltre, se interessarsi al benessere comune, al trionfo della giustizia, a far valere i diritti ed il rispetto di ogni essere vivente, se tutto questo vuol dire essere un extraterrestre, beh… ben felice di esserlo!

Articolo pubblicato da "Caffè News" al link
http://www.caffenews.it/svilupposostenibile/44487/lindifferenza-che-uccide/



venerdì 4 gennaio 2013

"Gli alieni siamo noi" - articolo


Siamo i diretti responsabili del disastro che ci circonda.
Ha ragione la signora Pina quando mi ha confidato che: “Gli ufo esistono certamente, ma non atterrano, hanno paura. Probabilmente ci hanno scrutato da lontano e hanno gridato: aiuto, gli alieni!”
Noi devastiamo e non rispettiamo la nostra stessa madre Terra. Noi ci facciamo la guerra. Inseguiamo l’integrazione, temiamo sia impossibile, mescoliamo attrazione e diffidenza. Talvolta sbandieriamo uno spirito di fratellanza che non abbiamo, altre volte nascondiamo per pudore un fastidio. Qualche volta ci turba l’intolleranza, altre siamo indignati per il pregiudizio.
La crisi ci morde il fianco ma il consumismo non riesce a mollare la presa, la violenza e lo sbando covano sotto la cenere ma le paillettes, le veline ed i reality show regnano ancora sovrani.
In questo caos da capogiro, in questo bazar a cielo aperto, in questo mondo che impone divieti perché nulla è vietato, in questo tempo che consente tutto perché dentro e davanti ha il niente, tutti si amano e si odiano, tutti credono di sapere ma nessuno capisce.
Tutti alla fermata di un autobus senza numero, sporco e malandato.
Tutti a sognare un bella vita, tanti soldi, una ferrari rossa, bellissima, veloce, seducente. Tutti a bersi l’anima. O a drogarsi. Per non pensare o per pensare che sia meglio dimenticare.
Percepiamo la follia. Ci sentiamo vittime di un disegno disastroso. Sentiamo che qualcuno tira perfidamente i fili del destino, un destino che ci sfugge di mano, che ci sentiamo incapaci di gestire. Proviamo disgusto per quello che non è umano o lo è troppo per poterlo accettare. E vediamo che tutto corre, anche senza di noi. Ci prende il fiatone ma non possiamo sederci. Le parole diventano grosse e perdono di significato. Il giorno segue la notte, la notte segue il giorno, senza che luce e buio ci lascino spazio per essere dove e come vorremmo.
Così ti senti addosso la veste assurda di una filosofia povera e inutile, che non spiega, non illumina, non rallegra, non apre porte. Ti fa solo restare nella dimensione irrisolta di un disagio che non ha spazio su questa terra. Perché su questa terra il disagio è un ingombro intollerabile. Guai a farsi troppe domande. Guai ad urlare davvero. Così deve andare, tu non puoi invertire la marcia.
D’altra parte ti cuci la bocca anche per stanchezza. Non sopporti più che la tua voce sia confusa con altre voci. Non sopporti più di essere un’occasione, che piace a qualcuno e ripugna ad altri. Non sopporti più che esistano solo i vicoli ciechi, i fanatismi dichiarati e quelli mascherati ma altrettanto irriguardosi. Se pronunci una frase ti appiccicano sulla pelle una etichetta, se esprimi un’idea appartieni a questo o a quel gruppo, se osi propendere per qualcosa sei filo non so che, se manifesti un dubbio sei contro non so che altro.
Tutte queste realtà ci portano a “subire” la vita, non a viverla. Diceva il Mahatma Gandhi: “Diventa il cambiamento che vuoi vedere”. Proviamo allora a diventare noi stessi il perno del cambiamento, l’innesco di un nuovo incendio, un incendio di consapevolezza, una nuova presa di coscienza, un nuovo umanesimo. Usciamo dal guscio, liberiamo il coraggio che è in noi, prendiamo veramente il timone e dirigiamo consapevolmente la nostra vita. Diventiamo protagonisti, non comparse.
Siamo alieni. A noi stessi, alla storia, alla vita.
Facciamo orrore agli ufo. Non ci riconoscono più. Siamo noi stessi extraterrestri, usurpatori della Terra. Ma abbiamo in noi la forza per cambiare e far cambiare l’ambiente in cui viviamo.
Almeno proviamoci . . .